Il termine “serigrafia” deriva dal latino “seri” (seta) e dal greco “γράφειν” (gràphein, scrivere), perchè i primi tessuti che fungevano da supporto per le matrici sui telai erano di seta.
È una tecnica di stampa che si basa sull’utilizzo di un telaio di legno o metallo con un tessuto fissato e tesato su uno lato. La trama del tessuto è fitta ma permette il passaggio di inchiostri. Se un tempo (2000 anni fa in Giappone) tale tessuto era di seta oggi è prodotto in fibre sintetiche. Prima di stampare il tessuto è trattato con gelatine fotosensibili in modo da chiudere la trama dove non deve passare l’inchiostro e lasciare libera solo la parte interessata dal disegno.
Con una tecnica che ricorda vagamente quella dello stencil si forza il passaggio dell’inchiostro attraverso il telaio in modo da imprimere l’immagine sul substrato da personalizzare.
L’abilità del serigrafo renderà i vostri capi soffici o rigonfiati, lucidi o opachi, insomma non è solo un semplice processo industriale è una operazione da artigiano che necessita cura e manualità. Recentemente ci siamo dotati di macchinari che evitano la fotosensibilizzazione dei telai con grande risparmio di risorse idriche ed una notevole diminuzione di composti chimici che per quanto certificati e sicuri necessitano comunque di uno smaltimento particolare.